Energy Poverty 0
Il progetto LIFE Energy Poverty 0 sviluppa strumenti tecnici, economici, sociali e contrattuali a supporto della diffusione dell’efficientamento energetico industrializzato per l’edilizia sociale e privata in Europa.
Questo progetto rappresenta un passo cruciale nell’implementazione dell’approccio EnergieSprong alla scala di quartiere, contribuendo alla lotta contro la povertà energetica e al raggiungimento degli obiettivi di neutralità climatica, promuovendo la decarbonizzazione del settore edilizio e la transizione energetica inclusiva delle città attraverso la cooperazione attiva dei residenti, a partire del patrimonio pubblico.
Informazioni di progetto
Inizio: novembre 2022
Fine: novembre 2025
Budget totale: 1.744.524,50 €
Il Contesto
Nel contesto europeo, sempre più attenzione viene dedicata alla povertà energetica, riconosciuta come una problematica sociale cruciale e urgente.
Le normative delineano la povertà energetica come l’assenza di servizi energetici essenziali per le famiglie come riscaldamento, acqua calda, raffrescamento, illuminazione ed energia per gli elettrodomestici.
Secondo la fotografia scattata dal Parlamento Europeo, nel 2022 oltre 41 milioni di cittadini europei non sono stati in grado di mantenere adeguatamente calda la propria casa. In questo contesto, la Commissione Europea ha emanato strategie politiche e quadri legislativi, e.g. la nuova Direttiva EU sull’efficienza energetica (2021) e le Direttive sul gas e sull’elettricità, volti proprio a porre maggior enfasi sulla necessità di alleviare la povertà energetica, proteggere la popolazione vulnerabile e sostenere i consumatori. In aggiunta, la Renovation Wave nell’ambito del Green Deal europeo aspira a stimolare il rinnovamento strutturale degli edifici sia privati che pubblici, migliorandone così le condizioni per la comunità, mentre il Fondo sociale per il clima dà priorità alle famiglie afflitte dalla povertà energetica come principali beneficiari.
In Italia, secondo l’Osservatorio Italiano Povertà Energetica, nel 2021 erano oltre 2,2 milioni le famiglie in povertà energetica, pari all’8,5% del totale delle famiglie, dato che si basa sulle misure ufficiali adottate con la Strategia Energetica Nazionale (2017), nel Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima (PNIEC, 2020) e nel Rapporto Annuale 2023 dell’ISTAT. Questo incremento preoccupante della povertà energetica può essere attribuito all’impennata dei prezzi e a fattori climatici avversi. Sebbene il Sud Italia presenti una prevalenza maggiore rispetto al Nord, il problema mostra una significativa eterogeneità spaziale all’interno delle regioni. La cosa più allarmante è che questa crisi colpisce ben 950.000 minori in 583.000 famiglie povere dal punto di vista energetico, con un impatto particolarmente doloroso sulle famiglie straniere che registrano un’incidenza 2,5 volte maggiore.
Nel PNIEC 2020, inviato dal governo italiano alla Commissione Europea, l’obiettivo è ridurre entro il 2030 la povertà energetica in una fascia compresa tra il 7 e l’8% del totale delle famiglie.
É evidente come la povertà energetica sia un fenomeno multidimensionale, che può essere affrontato solo tenendo conto di tutte le molteplici sfaccettature energetiche, ambientali e sociali. Questa sfida deve obbligatoriamente passare attraverso il rinnovamento profondo e sistematico del patrimonio edilizio italiano esistente, di cui oltre l’84% è ad uso residenziale (ENEA, 2019). La maggior parte del costruito in Italia ricade prima del 1990, è ossia antecedente alle principali normative in materia di contenimento del consumo energetico: oltre l’85% dei fabbricati italiani sono stati costruiti prima del 1991, circa il 25% dei quali è antecedente al 1945 (ENEA, 2019).
L’approccio d’intervento di efficientamento sul quale si basa il progetto Energy Poverty 0 (EP0) è fondato sul modello EnergieSprong, un’iniziativa di matrice olandese per la riqualificazione energetica degli edifici che prevede la realizzazione di componenti prefabbricati che vengono successivamente installati sulle superfici esterne esistenti degli edifici.
Questo sistema permette di minimizzare lo spreco di materiali e consente una rapidità dei lavori tale da non richiedere la dislocazione temporanea degli inquilini.
Obiettivi del progetto
Sono state identificate tre linee d’azione per favorire gli interventi di riqualificazione energetica off-site nei quartieri vulnerabili, al fine di contrastare la povertà energetica nell’edilizia sociale e privata.
Approccio progettuale
Il nostro approccio si rivolge a:
OPERATORI DI EDILIZIA SOCIALE
promuovendo la riqualificazione di diverse tipologie abitative anche attraverso strumenti digitali in grado di aggregare gli alloggi da ristrutturare, e realizzando processi di inclusione e partecipazione attiva degli abitanti
COMUNITÁ LOCALI
democratizzando e supportando l’accesso all’efficientamento energetico attraverso programmi di acquisto collettivo, unendo attori sociali e privati a livello di quartiere, e favorendo anche lo sviluppo di processi virtuosi quali ad esempio la costituzione di comunità energetiche rinnovabili
ENTI PUBBLICI
favorendo l’inclusione dell’efficientamento energetico industrializzato nelle politiche pubbliche, attraverso l’analisi e la priorizzazione dei contesti più vulnerabili, al fine di combattere efficacemente la povertà energetica e rispondere concretamente alle urgenze date dall’emergenza climatica
I Partners coinvolti:
Un consorzio di 8 partners in 3 Paesi europei, di cui Milano è una delle città pilota:
Via Bergognone, 34 - 20144 Milano